Visitare Bergamo, un viaggio alla ricerca dei luoghi più misteriosi

Bergamo è una delle mete dell’Italia settentrionale più apprezzate anche da parte di tantissimi turisti che arrivano dall’estero. Con la sua Città Alta, in effetti, è una vera e propria perla che non si può non visitare. D’altro canto, va detto che Bergamo offre davvero servizi e proposte per tutti i gusti: per questo, soddisfa ogni tuo desiderio con Moscarossa.biz se volete trascorrere una serata davvero alternativa in quel di Bergamo.

Detto questo, è anche giusto provare a visitare Bergamo da un’altra prospettiva, andando alla scoperta di alcuni luoghi o attrazioni che non sono molto conosciute, ma che meritano senza ombra di dubbio di essere ammirate almeno una volta.

Il tamburo dello stregone

Una tappa imperdibile, per chi vuole andare alla ricerca di un luogo un po’ differente dal solito, è il Museo Civico di Scienze Naturali Caffi, che si trova in piazza della Cittadella. Proprio qui potrete ammirare i ben noti fossili dei rettili volanti che fanno impazzire i bambini. Eppure, sempre in questo museo c’è anche un altro reperto molto più particolare e curioso: stiamo facendo riferimento a uno stranissimo e antico tamburo di medicina che faceva parte delle proprietà di uno stregone.

A trovarlo fu un viaggiatore di origini bergamasche, ovvero Beltrami, la cui vita si sviluppò esattamente a cavallo tra il Settecento e l’Ottocento. Questo tamburo sta a rappresentare un demone e un disco solare e venne portato a Bergamo come tantissimi altri oggetti che risalgono proprio a quell’epoca. Una piccola curiosità: la decorazione di questo tamburo nel 1988, tra le altre cose, venne utilizzata per diventare il vero e proprio simbolo dell’edizione di quell’anno delle Olimpiadi di Calgary.

Il santuario di Paladina

Ecco un altro luogo decisamente ricco di mistero nella Bergamasca. Proprio qui c’è la possibilità di dare un’occhiata a un’enorme costola di animale che è stata affrancata al soffitto. È sicuramente strano, ma il consiglio è quello di conoscere la leggenda che ne sta alla base. A quanto pare, infatti, questa grossa costola apparteneva a un terribile drago che fu ucciso direttamente dalla spada di San Giorgio. La popolazione, proprio per rendere omaggio e per ringraziare questo gesto che allontanò una volta per tutte il drago, fece appendere questa costola al soffitto del santuario.

Avete mai visto dei leoni bianchi e rossi?

Non c’è dubbio che la basilica di Santa Maria Maggiore è una delle tappe da non perdere per chi ha intenzione di visitare Bergamo. Va detto, però, che non tutti notano i dettagli, come esempio i quattro leoni, due bianchi e due rossi, che si trovano agli ingressi dell’edificio religioso. Questa basilica, infatti, si caratterizza per avere ben quattro ingressi, dove si trovano proprio questi ben noti leoni, che fanno da portatori per le colonne. I leoni in questione sono stati costruiti con vari materiali e la loro collocazione sta a indicare una simbologia specifica.

Infatti, i leoni bianchi sono stati realizzati mantenendo un orientamento verso mezzogiorno. Sono stati costruiti usando marmo bianco di Candoglia e stanno a significare aspetti come la luce, la vita e la purezza. Discorso diverso per i leoni rossi, che sono invece realizzato in marmo di Verona, e vogliono rappresentare un aspetto decisamente più cupo e buio, come quello legato alla morte e alle tenebre. Il colore rosso vuole essere un chiaro riferimento alla Passione di Cristo.

Infine, rimanendo all’interno della basilica di Santa Maria Maggiore, si potrà ammirare un’altra attrazione decisamente ricca di fascino e un molto misteriosa. Sotto il portico che si trova tra via Arena e Piazza Rosate è presente un sarcofago monumentale, che pare sia stato realizzato in onore a un ignoto e misterioso cavaliere: i suoi resti si trovano ora all’interno di un’urna che si trova al di sotto della basilica.

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